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La
diga dell’Ancipa, vicino a Troina in contrada Grottafumata, nasce
nell’immediato dopo guerra; è di proprietà dell’ENEL, che la costruì per
produrre energia idroelettrica. In seguito alla carenza idrica il governo
siciliano stipulò un accordo con l’ENEL e attraverso un impianto di
potabilizzazione, il prezioso liquido fu erogato a sedici comuni dell’Ennese,
tre
del Nisseno nonché
a due comuni, uno del palermitano (Gangi) e uno del Messinese (Capizzi).
L’
“ENEL Green Power”, società del gruppo ENEL, che si occupa di impianti
idroelettrici, ha trasmesso alla Gazzetta Ufficiale, nel febbraio 2002, il bando
di fare per l’esecuzione di lavori di riparazione (per un importo di 100
miliardi di lire).
Il governo
Cuffaro per far fronte alla grave situazione
idrica , dovuta alla perdurante siccità dell' ultimo
anno , ha attivato una rete di telemisura
che consente in tempo reale di conoscere
gli afflussi e i deflussi del bacino
idrografico sotteso all' invaso Ancipa. Ciò significa
che in tempo reale il governo avrà la
situazione dell'invaso sia per l'acqua che
affluisce che per l'acqua in uscita. In
qualsiasi ora del giorno si avrà la
misura delle disponibilità del prezioso liquido
nel bacino della diga. Inoltre è stato preso
atto che l' ente gestore della diga,ENEL-GREEN-POWER
ha in fase di completamento uno studio
che consentirà di gestire l'invaso ad una
quota superiore rispetto a quella attuale, con
un apporto di circa due milioni di mc
di acqua in più nella diga rispetto
agli attuali 8.920.000 mc in attesa che
vengono completati lavori di riparazioni che
consentiranno alle dighe di contenere 30
milioni di mc . Se l'acqua dovesse aumentare
di livello è previsto che l' eccesso verrà
riversato nella diga del Pozzillo (Regalbuto), una
delle più grandi della Sicilia (120 milioni
di mc).