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La Sicilia è la IV regione italiana per la popolazione (4.997.705 ab. su 25.707 Km/q ). E' stata progressivamente dotata di una potente industria dell' energia: grandi raffinerie di petrolio e centrali termoelettriche con un surplus rispetto al consumo regionale esportato sul "continente" (Campania, Lazio, Puglia). La Sicilia produce l'8% dell' energia elettrica nazionale e il 4% del prodotto industriale, infatti è sede di moderne industrie ad alta intensità di lavoro, con una situazione difficile sul piano di occupazionale. Dal 1984 è in funzione il gasdotto che convoglia in Italia il metano algerino attraverso Tunisia e Sicilia. L' area Siracusa -Augusta- Priolo è uno dei maggiori complessi petrolchimici d' Europa, ciò nonostante l'industria siciliana ha un peso relativamente modesto nello spazio economico italiano. La lontananza dei mercati dell' Italia del nord e della C.E.E. , la difficoltà dell' ambiente sociale dell' isola sembrano aver annullato sinora i vantaggi connessi alla posizione centrale sulle rotte del petrolio e del metano e la vicinanza ai ricchi mercati dell'OPEC.
Mappa delle centrali elettriche in Sicilia
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IMPIANTI IDROELETTRICI IMPIANTI TERMOELETTRICI
Casuzze Troina Augusta
Guadalami Grottafumata Porto-Empedocle
S. Carlo Regalbuto Termini-Imerese
Carboi Contrasto Priolo-Gargallo
Favara Paternò Trapani
PoggioDiana Barca Gela
Alcantara1 Petino IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Alcantara2 Cassibile Vulcano
POZZI DI PETROLIO
LE DIGHE IN SICILIA
Diga | Utilizzazione | Capacità d'invaso (milioni di m³ ) |
Scanzano | Potabile | 18,00 |
Piana degli Albanesi | Irr.Pot.Elettrico | 32,80 |
Poma | Irr.Potabile | 68,00 |
Arancio | Irriguo | 38,80 |
Nicoletti | Irriguo | 19,30 |
S. Rosalia | Irriguo | 20,70 |
Trinità | Irriguo | 18,00 |
Ogliastro | Irriguo | 110,00 |
Rubino | Irriguo | 11,50 |
Comunelli | Irriguo | 8,00 |
Cimia | Irriguo | 11,30 |
Disueri | Lavori in corso | 14,00 |
Biviere | Irriguo | 4,80 |
Ancipa | Irr.Pot.Elettrico | 30,40 |
Pozzillo | Elettr.Potabile | 141,00 |
Fanaco | Potabile | 19,00 |
Garcia | Potabile | 60,00 |
Castello | Irriguo | 26,00 |
Prizzi | Elettr.Irr.Potabile | 9,20 |
Olivo | Irriguo | 10,00 |
Leone | Elettr.Potabile | 0,92 |
S. Giovanni | Irriguo | 16,30 |
Gorgo Lago | Irriguo | 3,41 |
MONITORAGGIO
DELLE DIGHE SICILIANE
MONITORAGGIO DELL'AMBIENTE NEI POLI INDUSTRIALI
I sistemi di rilevamento delle emissioni in atmosfera esistenti nei
poli industriali siciliani saranno potenziati e migliorati in modo anche da
allargare la fascia territoriale di controllo. I dati saranno convogliati in
tempo reale in un unico centro di elaborazione che avrà sempre aggiornato
l'esatta misura dell' inquinamento prodotto dall' industria in Sicilia. Il
sistema di monitoraggio sarà affidato all' Arpa, l' azienda Siciliana per la
protezione dell' ambiente diretta da Sergio Marino che, nella frase iniziale del
monitoraggio, non adotterà metodi repressivi preferendo il confronto con le
aziende perché si valutino le cose da fare ai fini della salvaguardia
ambientale.Questo il programma del governo regionale per favorire l' equilibrio tra
presenza industriale e salvaguardia ambientale. Lo ha esposto l' assessore al
Territori, on. Bartolo Pellegrino durante un incontro con i giornalisti e gli
imprenditori a Gela. L' on. Pellegrino ha consegnato ad Agip
petroli il nuovo decreto con cui la regione ha autorizzato le emissioni in
atmosfera degli impianti della raffineria. Il decreto sana un conflitto tra
Regione ed Agip che risale al 1999 quando il governo isolano fissò regole
ritenute vessatorie da Agip che per questo ricorso al Tar ottenne la
sospensione parziale del decreto. Ora torna il sereno tra Regione ed Agip.
Quest’ultima ha ritirato il ricorso alTar. Il nuovo decreto fissa i limiti
massimi di emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti da parte di tutti gli
impianti di Agip petroli e
prescrive impianto per impianto modifiche, aggiustamenti e migliorie che la
società dell’Eni deve adottare ai fini della riduzione delle emissioni. Sono
stabiliti anche cadenze temporali per controlli e monitoraggi. Secondo Agip
petroli, il nuovo decreto avrà come effetto la riduzione di oltre il 5% delle
emissioni di SO2 in atmosfera. “Rispetteremo il decreto in maniera rigorosa-
ha detto il direttore della raffineria, ing. Andrea Freudiani perché noi a Gela
vogliamo rimanere ad operare nel pieno rispetto dell’ambiente e della
salute”. “La Sicilia non può fare a meno della chimica e della
petrolchimica – ha dichiarato l’assessore Pellegrino – perché non ci sono
alternative. Ma vicende come quella di Gela devono essere sfruttate per fare
chiarezza e trovare la vie giuste per coniugare lavoro e salute. Ora ci stiamo
occupando degli impianti minori di EUROGEN a Milazzo. Questi impianti devono
funzionare con un combustibile diverso e meno inquinante”.