I
SOLITI CARRAPIPANI
di Tanino Sgroi
IL CARRAPIPANO CHE SI SEPARA
DALL' AMICO
“T'ai vist”
IL CARRAPIPANO CHE CONTEMPLA LA
LUNA
“Cert ch' s' c' m’ntìss’n’ i
taulùna, c' putiss' r’var' macàr' cu a
vespa”
“A vita è na rota... ch' gira”
IL CARRAPIPANO IN FAMIGLIA
“Cunc'ttì, s' drumìu a p’cc'ridda? No,
angora c'av’ l'ùwcchj’ a van'dduzza” (a vicoluccio, per i palati fini)
“...’ìnghia, s' t’
ngàgghj' t' sfunn”
IL CARRAPIPANO ARRAPATO CON DECENNI
DI COLTE LETTURE
“Ah! Se ti ingaglio ti sprofondo”
IL CARRAPIPANO ULIVISTA IMPEGNATO
IN POLITICA
Osservando Berlusconi in televisione: “...’ìnghia, cert’ ch' chiss sarvat
c' l'av'”
MORTE DI UN IGNARO CARRAPIPANO
Quando un uomo col fucile incontra un uomo con la
pistola, il carrapipano seduto sullo scalone del Chiano di l'Urmi mentre si
lecca beatamente un cono, è un uomo morto, fulminato da una pallottola
vagante.
Tutti scappano...tutti corrono...ma.....u B'tord...ch'
c'ara p'zzar' u con' ?
"Duc' duc' era e duc' duc' murìu",
diranno di lui
TRANQUILLI GENTE....ERA SOLO UN FILM !!!
IL CARRAPIPANO ALL'INGRESSO DEL
CINEMA
Cerca di fare il galante salendo le scale: "Si
stia accura signurina che quel figlio ri caiòrda di Rocchetti per farsi verere
ci ha messo la cira"
IL CARRAPIPANO DECEDUTO (per indigestione)
La vedova inconsolabile piange sulla salma del marito
cantandone le virtù con una struggente cantilena:
“...E quann’ 'ntrasiva d' na sta porta pariva na culoooooooonna ... E com’ era bijdd’ quann s' puliziava, cu v’stit’ nuwv’ ch' c' custàu ducìjnt’ m’llaliiiiiiiiiiiiiiiiri ...
E mal'ritt d' quann c' vinn' ntesta d' ir'sinn a babalùc, un caurarùn chjìn' s' n’ mangiaaaaaaaaaau”
IL CARRAPIPANO AL BANCHETTO DI NOZZE DELLA FIGLIA
Prima, a una stretta cerchia di amici vanta la sontuosità
del pranzo:
"Sul d' p'trusìn' corch
ducìjnt m’llalir' m' ven a custàr ".
Poi, spiritoso e affettuosamente possessivo, si rivolge
ad alta voce alla sala dei numerosi commensali:
"Duman' m' n a ir' no pretùr' a denunziar' un
furt...M' ruban' a picc'ridda...e c' sun' i test’mùwnj”
La sala esplode in crasse e fragorose risate a bocca piena...
IL CARRAPIPANO AL FUNERALE DELL'AMICO
Incaricato dagli amici di pronunciare il discorso
d'addio, all'uscita dalla chiesa sale su di un muretto e attacca:
"Caro Bilonio, sei stato sempre un omm'
travagghiatùr', hai campato una famiglia numerosa… Murìst’... futt'tìnn' . Carr'catt'vìll' ngùwdd’ e v’u purtàt
!!!”
Da una casa, un lungo e terrificante urlo squarcia
mostruosamente la serenità di una placida notte di primavera:
“Aaaaaaaahhhhuoooooorstttttttrrrrappprrtttt.................”
Dal piano di sopra un manico di scopa batte ripetutamente
seguito da
"Ahuuuuuuu ch' mìnchia è stù burdèll’, ca ama
drommr'”.
IL CARRAPIPANO CHE PARLA A
UN PIAZZESE AL CANALE
Subito arrestato per circonvenzione d'incapace. Condotto
alla locale stazione dei carabinieri, viene messo alle strette da un abile e
perspicace brigadiere di Castelvetrano, nel corso di un lungo e drammatico
interrogatorio all'americana.
Finalmente confessa:
- Bedda matr' br’gadìj c' riss sul d' ir’nìnn a
p'gghiar'n un caffè, cascau 'nterra com' un chiazzìs ch' è, s' ficc' ven'r
macar' u tr'mulizz u figgh a buttana..
- Quale spiegazione adduci?
- E ch’u sap' brigadìj, fors c' pars ch' av’ra paàr' idd'.
Con solerte efficienza il brigadiere lo rilascia e manda
a prelevare il piazzese, nel frattempo riavutosi dopo lo scampato pericolo.
Questi viene immediatamente trasportato con una camionetta al confine del
territorio comunale ed estromesso. Nel decreto di espulsione consegnatogli
dall'appuntato troverà scritto tra l'altro “...indesiderato per avere turbato,
con la sua inopportuna presenza, il quieto vivere di una comunità dalle solide
e civili convenzioni sociali (chi invita al bar paga!!!)”.
Nel giro di due ore viene prontamente convocato il
consiglio comunale in seduta straordinaria per prendere, finalmente dopo secoli
di maldestri tentativi di corrompimenti e di perniciose contaminazioni,
drastiche decisioni a difesa della integrità morale del "consorzio civile
di Valguarnera", superando le ultime resistenze, peraltro sempre
state molto deboli su questo tema, di pacifisti e no global.
Il sindaco dell'amministrazione, in diretta con
il tg 4, in una sintetica ma eloquente dichiarazione ad un
soddisfatto Emilio Fede (noto cacciatore di scoop giornalistici), sentenzia
solennemente:
"Quanno ci vuole ci vuole",
sostenuto da una folla inferocita di cittadini urlanti all' unisono davanti
alle telecamere "Non ne potiamo piuuuuuuuuuuuuù".
Oggi campeggiano in bellavista, sul lato del confine interessato, ampi cartelli con la scritta " HIC SUNT LEONES " proprio quella che indicava, nelle antichissime carte geografiche, l'Africa come terra inesplorata, incivile, barbara, e quindi pericolosa.
I tranquilli abitanti di Valguarnera, che volessero
coraggiosamente inoltrarsi in quelle infide contrade, sono ora preventivamente
avvertiti !!!