4 mesi per una
pernacchia al cellulare dei parenti
10-03-2003 Una bravata dalle salate conseguenze per
un giovane di Valguarnera. Per avere disturbato dopo la mezzanotte e fatta una
pernacchia arrivata sul cellulare di due coniugi di Valguarnera, il responsabile
č stato condannato a quattro mesi di reclusione e pagamento spese processuali
con il beneficio della sospensione condizionale della pena.
E' successo a Valguarnera il 7 giugno 2000. Erano circa le 0,30 quando sul
cellulare dei coniugi P.A. e F.S. giungeva una telefonata che naturalmente,
vista l'ora, disturbava i coniugi. Sollevata la cornetta, dall'altro capo del
filo, per giunta arrivava una sonora pernacchia. Chi aveva compiuto la bravata
notturna con tanto di rumoroso gesto di scherno, certamente non aveva immaginato
che sul display del cellulare ricevente sarebbe comparso il numero del telefono
di chi aveva chiamato. Infatti, il signor P.A. si recava subito nella locale
sezione carabinieri per denunziare l'ignoto disturbatore notturno e i militari
controllando il cellulare accertavano il numero del telefono dal quale era
partita la chiamata.
E si č cosė scoperto che il disturbatore notturno era il nipote dei coniugi,
G. M. di 24 anni, abitante a Valguarnera nella via S. Cristoforo, che veniva
quindi rinviato a giudizio dal tribunale di Enna. Il giudice monocratico Maria
Grazia Lo Iacono, lo ha riconosciuto colpevole del reato ascrittogli
condannandolo a 4 mesi di arresto e pagamento spese processuali, con sospensione
condizionale della pena.
(la sicilia del 9 marzo 2003)