Disagi natalizi
Guasti alle pompe di sollevamento paese all'asciutto

Natale senz'acqua per molte famiglie valguarneresi, che hanno dovuto affrontare questi giorni di festa adattandosi all'ennesima carenza idrica che ha caratterizzato questo scorcio di fine anno. Ripiombano quindi alle soglie minime i livelli dei serbatoi comunali ma questa volta la causa del disservizio non è da attribuire alla diga Ancipa, l'invaso di Troina dove, a quanto pare, la situazione è migliorata dopo le nevicate e le piogge di questi ultimi giorni.
La carenza idrica valguarnerese è invece dovuta ad alcuni guasti alle pompe di sollevamento dei pozzi comunali, da sempre croce e delizia delle amministrazioni comunali. Portate d'acqua ridotte hanno rovinato il Natale dei valguarneresi e in modo particolare quello degli abitanti, di quelli che vengono definiti «quartieri alti», nella mappa della rete idrica cittadina.
In queste zone, infatti, affinchè possa giungere il giusto approvvigionamento, è necessaria una pressione idrica maggiore di quella richiesta in altri quartieri. E così, dopo la brutta sorpresa trovata sotto l'albero, la mattina di Natale in molti si sono scambiati il «Buon Natale», sui tetti delle abitazioni, lì dove erano saliti per controllare i livelli dei serbatoti d'acqua.
Vasche vuote, per il terzo giorno consecutivo, anche ieri mattina, a conferma del fatto che i livelli nei serbatoi comunali sono rimasti bassi e che il guasto non è stato ancora riparato. Allora è scattato il classico ricorso alle autobotti private, sempre pronte a vendere il prezioso liquido ai cittadini rimasti a secco. Ovvio il malumore tra gli utenti che stanno patendo il disservizio che quasi chiedono perché gli organi comunali competenti si trovano sempre impreparati nell'affrontare le emergenze.
Adesso la speranza è che nelle prossime ore la situazione possa ritornare alla normalità, in modo da evitare che oltre al cenone natalizio possa essere rovinato anche quello di fine anno.
Arcangelo Santamaria