Quindici anni
all'assassino di Concetta
Antonino Vetri uccise per
gelosia la sua ex con due pistolettate
E' stato condannato a 15 anni di reclusione, oltre le pene accessorie, il
bidello Antonino Vetri (nella foto) di 52 anni di Valguarnera, che il pomeriggio
del 6 febbraio dello scorso anno, uccise con due colpi di pistola la signora
Concetta Ilardo di 40 anni.
La signora Concetta Ilardo era divorziata e il bidello Antonino Vetri viveva
separato dalla moglie. Tra i due c'era stata una relazione. Pare che Antonino
Vetri era geloso della Ilardo. Nell'abitazione di quest'ultima, il pomeriggio
del 6 febbraio dello scorso anno, forse a seguito di un litigio, Antonino Vetri
sparava contro Concetta Ilardo due colpi di pistola uccidendola all'istante.
Subito dopo l'omicida si portava dai carabinieri di Valguarnera costituendosi.
Veniva arrestato con l'accusa di omicidio volontario premeditato.
L'avvocato di Antonino Vetri lo scorso anno aveva richiesto il rito abbreviato
previa perizia psichiatrica del Vetri. Il Gip dott.ssa Silvia Marini, nello
scorso mese di ottobre del 2001, accogliendo la richiesta del difensore,
disponeva che l'imputato venisse sottoposto a perizia psichiatrica incaricando a
tale proposito il dott. Giuseppe Fichera della provincia di Catania. Intanto i
familiari della vittima: figli minori, genitori e fratelli si costituivano parte
civile. Il perito ha presentato la perizia al Gip con l'intervento del
procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Enna, il quale a
conclusione richiedeva al Gip la condanna di Antonino Vetri a 15 anni di
reclusione. Successivamente, sempre in camera di consiglio, parlava il
rappresentante la parte civile costituita, il quale, oltre alla condanna
penale dell'imputato, chiedeva il risarcimento ai familiari della vittima. Poi
parlava il difensore il quale, a quanto pare, aveva tra l'altro contestato sia
la perizia di parte che d'ufficio chiedendo il rito abbreviato.
Il Gip, dott.ssa Silvia Marini, chiudendosi in camera di consiglio fino alle
prime ore del pomeriggio, ha emesso la sentenza con la quale ha dichiarato
Antonino Vetri, responsabile del delitto ascrittogli, esclusa la contestata
premeditazione, e concesse le attenuanti generiche da ritenersi equivalenti
rispetto all'aggravante e, operata la riduzione per il rito abbreviato, ha
condannato l'imputato alla pena di quindici anni di reclusione oltre al
pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare.
Il magistrato ha dichiarato Antonino Vetri interdetto in perpetuo dai pubblici
uffici, nonché sospeso dall'esercizio della potestà gestionale durante la
pena. Inoltre, ancora Antonino Vetri viene condannato al risarcimento dei danni
alle parti civili da liquidarsi in separata sede, assegnando alle parti civili a
carico dell'imputato una provvisionale immediatamente esecutiva nella misura di
50 milioni ciascuno in favore di Mario Ilardi e Valentina Ilardi, nella
misura di 20 milioni ciascuno e in favore di Antonio Ilardi e Carmela Margherita
nella misura di 8 milioni ciascuno.
Il difensore di Antonino Vetri ha già annunziato che appellerà la sentenza.
S.G. (fonte "La Sicilia")