Restauro Palazzo Pennisi: entro aprile il via ai lavori
Che fine ha fatto palazzo«Pennisi»? E' questa la domanda
che molti cittadini ennesi si pongono da diverso tempo, timorosi che il progetto
di ristrutturazione dell'ottocentesco edificio, situato all'interno del parco
minerario «Floristella- Grottacalda», possa essere caduto nel dimenticatoio.
L'affascinante paesaggio del parco minerario «Floristella- Grottacalda», è
dominato dalla forte e severa presenza del palazzo«Pennisi», edificio in
sobrio e lineare stile neoclassico che costruito sopra uno sperone, domina,
imponente, la vallata dove è ubicato l'ex stabilimento minerario.
Palazzo Pennisi,
fu costruito intorno ai primi dell'800, dal barone Pennisi, nobile di Acireale,
come residenza estiva della propria famiglia. Con il passare degli anni e con
l'esponenziale crescita dell'attività estrattiva, il palazzo, divenne poi la
sede dell'amministrazione della miniera. Nel 1991, con legge regionale, fu
istituito l'Ente Parco Minerario, per la tutela e la conservazione dell'area «Floristella-
Grottacalda» e per l'acquisizione ed il recupero del palazzo«Pennisi»,allo
scopo, tra gli altri, di proteggere, difendere e conservare il paesaggio
dell'area mineraria e della circostante area forestata. Purtroppo ancora oggi si
attende il restauro di palazzo«Pennisi», dove un giorno dovrebbe sorgere un
museo di archeologia industriale. Il progetto di restauro, esecutivo e
cantierabile, è stato redatto dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA di Enna e ad
essa è stata affidata la direzione dei lavori, visto che l'Ente Parco, non ha
una propria struttura tecnica in grado di gestire le complesse operazioni di
recupero del manufatto.
L'opera, finanziata con fondi della Regione siciliana, per un importo di circa
tre milioni di Euro, ha già visto l'espletamento della relativa gara d'appalto
che ha assegnato l'esecuzione dei lavori ad un consorzio di imprese del nord
Italia. Da tempo, sembra quindi tutto pronto per dare inizio ai lavori di
ristrutturazione, che sino ad oggi non sono ancora partiti. Secondo alcuni, la
situazione di stallo venutasi a creare, rischia di mandare in fumo l'intero
progetto, poiché il finanziamento regionale potrebbe essere perso. Abbiamo
contattato la Soprintendenza di Enna, che nella persona dell'architetto Oliva
smentisce che si possano perdere i finanziamenti regionali e dichiara :«Abbiamo
firmato il relativo contratto con l'azienda che si è aggiudicata la gara
d'appalto.
Pertanto, entro i canonici 20 giorni previsti dalla legge procederemo alla
consegna dei lavori». Il dirigente della Soprintendenza di Enna, assicura,
quindi che tutto è pronto, affermando:« Entro la fine del prossimo mese di
aprile, potremmo assistere all'inizio dell'opera di ristrutturazione di quella
che è una importante realtà monumentale del parco minerario».
Arcangelo Santamaria