Buone notizie
quelle provenienti dalla Provincia regionale di Enna che ha confermato
l'assegnazione di un contributo di 240 milioni di lire al comune di Valguarnera,
affinché possano essere ultimati i lavori riguardanti l'Antiquarium (nella
foto) che sorge in piazza Colonnello Tuttobene.
Dovrebbe quindi mancare poco all'apertura dei saloni espositivi del primo museo
della storia valguarnerese, ottenuto grazie all'opera di trasformazione dell'ex
carcere borbonico, risalente alla prima metà dell'Ottocento, che fino agli
ultimi anni Ottanta ha funzionato come carcere mandamentale.
Il congruo finanziamento proveniente dalle casse dell'amministrazione
provinciale, servirà all'installazione degli impianti di sicurezza e dei corpi
illuminanti, nonché all'acquisto degli arredi dei due saloni espositivi di cui
si compone l'Antiquarium. L'opera edile che ha portato la trasformazione dell'ex
carcere in museo, iniziò nel 1997 ed il primo lotto di lavori è costato circa
seicento milioni, per cui a lavori ultimati la spesa totale sfiorerà il
miliardo di lire. La cifra spesa rappresenta un mero investimento per l'economia
valguarnerese che per cercare di sopravvivere gioca la carta del settore
turistico, sfruttando la fortunata collocazione geografica del paese che si
trova situato lungo la strada che conduce ai rinomati poli attrattivi di
Morgantina e della Villa Romana del Casale, che ogni anno attraggono migliaia di
turisti provenienti da tutto il mondo. Il tentativo è quello di dirottare a
Valguarnera, anche se per poche ore, il flusso di vacanzieri che attraversa la
provincia di Enna per raggiungere Piazza Armerina e Aidone.
Nei saloni espositivi dell'Antiquarium dovrebbero trovare posto i reperti
archeologici riaffiorati con gli scavi che in contrada Marcato hanno riportato
alla luce i resti di un villaggio preistorico risalente all'età del Bronzo, e
che al momento, dopo essere stati catalogati, sono in possesso della
Sovrintendenza ai Beni culturali di Enna. L'occasione è buona anche per
riportare a Valguarnera i diversi cimeli storici trovati nel territorio
circostante e sparsi in vari musei dell'isola.
Arcangelo Santamaria