Polemica sulla revisione della pianta organica

Il governo cittadino, guidato dal sindaco Gallo, mette mano alla pianta organica comunale ed è subito polemica con l'opposizione. I consiglieri comunali Nino D'Alia (Fi) e Gaetano Parisi (Udc), saputo dell'atto che sta per compiere l'amministrazione, dopo avere formalmente diffidato il sindaco dal produrre atti deliberativi riguardanti la revisione della pianta organica, hanno chiesto al presidente del Consiglio comunale, Primo Cirrincione, la convocazione del civico consesso.
Il consigliere Parisi giudica la revisione della pianta organica «un atto illegittimo e politicamente scorretto, perché compiuto a meno di 20 giorni dalla scadenza del mandato elettorale». Come si sa, infatti, il 26 e 27 maggio i valguarneresi andranno alla urne per eleggere sindaco, Giunta e Consiglio, istituzioni che negli ultimi 5 anni sono state rette da una maggioranza di centrosinistra (Ds-Ppi), guidata dal sindaco Gallo.
«Rivedere la pianta organica comunale a pochi giorni dalla scadenza del proprio mandato elettorale è un atto politicamente scorretto che potrebbe creare non poche difficoltà alla futura amministrazione», dice Parisi. Il sindaco Gallo, per rivedere la pianta organica comunale, si è avvalso della consulenza di un esperto in materia, il dottor Paolo Di Natale, che per un compenso pari a 3.000 euro, ha messo a disposizione del Comune la propria competenza in materia di organizzazione degli uffici e dei servizi comunali.
Il sindaco Gallo:«Non si tratta della revisione della pianta organica, ma di una riorganizzazione dei servizi comunali. Non capisco cosa c'è di scorretto. La riorganizzazione dei servizi è un lavoro che la mia amministrazione ha iniziato tempo addietro e che proprio adesso è giunto alle battute finali». Il sindaco Gallo ritiene anche di non creare difficoltà a nessuna delle future amministrazioni e afferma: «Sto andando incontro alle richieste delle maestranze e dei sindacati e in ogni caso chi gestirà la nuova organizzazione sarà l'amministrazione futura, che qualora lo ritenesse opportuno può modificare quanto stabilito adesso. Ho la presunzione di agire nel giusto, basando le mie tesi sulle vigenti normative».
Arcangelo Santamaria