E la «questione Ici»
rimane ancora aperta


E' destino che ogni qual volta si parli di regolamenti comunali, a Valguarnera, esploda la polemica tra maggioranza e opposizione. Acqua, Ici, Gestione dei rifiuti e altro ancora sono o sono stati i principali campi di battaglia del Consiglio valguarnerese.
Alcuni di questi regolamenti ancora sono in sospeso e al più presto attendono una conclusione. Un paese senza regole rischia l'anarchia e questo rappresenta il pericolo maggiore da evitare. I cittadini, invocano e aspettano il miglioramento del regolamento comunale Ici, le cui norme sono da rivedere perché non adattabili a realtà territoriali come quella valguarnerese.
A quanto pare, dopo qualche tentennamento, adesso, tutte le forze politiche sono concordi sul cambiamento del regolamento «Ici» che ha vessato tanti cittadini. Molti hanno pagato una tassa esosa perché proprietari di terreni, prima agricoli e poi considerate zone edificabili, ma su cui in realtà non si può costruire a causa della morfologia del terreno. Simili anomalie, hanno suscitato, in un recente passato, le vibrate proteste degli utenti.
Ora che da parte degli organi preposti è prevalso il buon senso è logico e rispettoso, nei confronti della cittadinanza, apportare quelle modifiche invocate da tutti senza perdere altro tempo. E' chiaro che la «Lezione Ici», deve servire da insegnamento agli amministratori futuri. Decine e decine di milioni sprecati per consulenze e pareri esterni, potevano essere risparmiati e spesi per cose di generale utilità, solo se si fosse dialogato di più evitando, presuntuosi arroccamenti.
A. San.