Cartelle Ici «regalo» di Natale
Ma i valguarneresi lamentano errori

Amaro regalo di Natale per i cittadini valguarneresi, che in questi giorni, anziché cartoline di auguri, stanno ricevendo le cartelle esattoriali dell'Ici. Migliaia di bollettini di pagamento con totali che in molti casi ammontano a diversi milioni, stanno rovinando le feste dei valguarneresi. Addio ai piccoli sogni realizzabili con la tredicesima, che quest'anno non finirà nelle casse dei negozi di abbigliamento, telefonia e articoli vari, ma in quelle del comune di Valguarnera. L'amministrazione, per evitare il rischio che i pagamenti vadano in prescrizione, entro il prossimo 31 dicembre dovrà consegnare tutte le cartelle esattoriali.
Per tale ragione il governo cittadino da giorni ha sguinzagliato numerosi messi notificatori, attingendo personale da vari settori comunali. In arrivo, quindi, cifre da capogiro per il periodo compreso tra il 1993 e il 1998. Ma la maggioranza degli utenti oltre a non riuscire a decifrare le complicate cartelle esattoriali, sostiene che sono stati commessi errori madornali. Dati catastali errati stanno, infatti, facendo lievitare il costo dell'Ici. Tra tutti il caso di chi risultava essere proprietario di un'abitazione con 100 vani o di chi è stato sanzionato per avere pagato un giorno dopo la data di scadenza dell'ultimo bollettino, quando quest'ultima coincideva con un giorno festivo. Errori, malintesi e poca chiarezza stanno letteralmente mandando in tilt l'enorme bacino di utenza. Ad alimentare caos e malumore anche l'inefficienza dell'ufficio comunale Ici, che con poco personale in servizio, funziona solo tre giorni la settimana e riceve gli utenti dietro prenotazione, ed oltretutto ha già fissato appuntamenti per fine gennaio. Ma il costo dell'Ici è lievitato anche per le incongruenze del relativo regolamento comunale che qualche mese addietro è stato approvato dal civico consesso. Sul costo della tassa, per molti utenti, sta notevolmente incidendo il valore venale delle aree che fino a poco tempo fa erano considerate agricole o adibite al pascolo e che adesso sono ritenute zone edificabili. Gli utenti, dalla data di notifica, avranno 60 giorni di tempo per inoltrare eventuali ricorsi e 90 per eseguire il pagamento. Salvo eventuali sorprese.
Arcangelo Santamaria