In dono «Mbranculu» e «Ntorcia»
Restano intatte le tradizioni della festa del 19 Marzo
E' tutto pronto per le celebrazioni in onore di San Giuseppe.
Quest'anno i tre personaggi che rappresenteranno la Sacra Famiglia, che in mattinata percorrerà
le strade del paese, sono Rocco Impellizzeri (S. Giuseppe), Elena
Priscilla Lagatti (Maria) e Luigi Mellia (Gesù Bambino).
Tradizione, fede e folclore. Sono questi gli elementi che ogni
anno, il 19 marzo, attraggono a Valguarnera centinaia di turisti.
Tutti pronti a quindi a degustare i piatti tipici delle celebri
«Tavolate», imbandite da chi ha ricevuto una grazia
dal Santo.
Oltre al tradizionale pane di grano duro, simbolo della festa
di San Giuseppe, altri piatti tipici locali sono la pagnuccata,
la pasta cu' meli, sfingi, cassateddi e cardi fritti. In onore
di San Giuseppe, i devoti, oltre alle«Tavolate», offrono
il cosiddetto «Mbraculu», consistente nell'offerta
di frumento o di un enorme cero, detto«Ntorcia». Il
frumento è trasportato in groppa a dei cavalli che, bardati
a festa, sono accompagnati da bande musicali lungo la tradizionale
salita che conduce alla chiesa di San Giuseppe.
Anche quest'anno la Pro Loco, nei propri locali di via Garibaldi,
con il patrocinio del Comune di Valguarnera, ha organizzato la
Sagra del pane, una mostra con forme di pane di grano duro con
cui si realizzano autentiche opere d'arte, delizia dell'occhio
e del palato. Quest'anno, grazie al Centro studi «Don Milani»,
nei saloni di palazzo Prato sarà possibile anche visitare
una mostra fotografica sulla festa di S. Giuseppe. In serata le
celebrazioni si concluderanno con la processione del simulacro
del Santo.
Arcangelo Santamaria