Corrispondeva al vero l'allarme lanciato dal Nuovo Psi e
ripreso da altre forze politiche e dalle istituzioni valguarneresi. Nella zona
industriale del Dittaino è prevista la costruzione di un impianto per la
produzione di combustibile derivato da rifiuti.
La notizia è stata
confermata durante il vertice tenutosi ieri mattina presso il Palazzo di Città.
Il sindaco Pippo Gallo e le delegazioni di tutte le forze politiche
valguarneresi, tranne quella di Fi, hanno incontrato il presidente del Consorzio
Asi di Dittaino, onorevole Gaetano Rabbito, per avere notizie su una vicenda che
da tempo tiene sulle spine la popolazione locale. Alla fine il dilemma è stato
chiarito, non si tratta di un inceneritore ma di un impianto che in ogni caso
tratterà i rifiuti scaricati da 36 Comuni. Il presidente Rabbito, ha quindi
confermato il contenuto dell'ordinanza commissariale pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale della Regione del 6 luglio 2001, ma ha anche sottolineato la non
pericolosità del sito industriale. Le rassicurazioni dell'ex parlamentare
nazionale che da qualche mese dirige il Consorzio Asi di Dittaino, non hanno
fatto presa sulle forze politiche e istituzionali di Valguarnera. Il sindaco
Pippo Gallo, dopo avere elencato i nomi di una serie di aziende che hanno
chiesto di costruire impianti di produzione nella Valle del Dittaino, ha
espresso la sua preoccupazione anche per la possibile nascita di altri
stabilimenti inquinanti.
E' stato anche sottolineato che il Consorzio Asi non può seguire una politica
diversa da quella stabilita dai Comuni consorziati, i quali possono suggerire
soluzioni alternative a quelle imposte dall'alto. Nei diversi interventi è
stato pure ribadito che il Comune di Valguarnera non può subire penalizzazioni
derivanti dalla ristrettezza del suo territorio e che il peso specifico dei
Comuni appartenenti al Consorzio Asi è uguale per tutti. A quanto pare, per
problemi di natura tecnica che hanno portato gli esperti della Regione siciliana
ad eseguire diversi sopralluoghi nella zona industriale del Dittaino, l'iter di
costruzione dell'impianto di produzione di combustibile derivato da rifiuti, è
stato momentaneamente sospeso. Per tale ragione si può ancora intervenire e
cercare di evitare che alle porte di Valguarnera vengano depositate e trattate
diverse tonnellate di rifiuti.
Il «no» delle forze politiche presenti alla riunione, rafforzato da quello del
Comune di Valguarnera, è stato categorico ed è stato chiesto il trasferimento
dell'impianto in un'altra zona. Il segretario di An ha ricordato che già in
passato il civico consesso aveva espresso il suo dissenso sulla costruzione di
impianti inquinanti nel circondario valguarnerese. Il presidente dell'Asi ha
preso atto del dissenso dei valguarneresi, evidenziando che in ogni caso
occorrerà risolvere il problema discariche, complicato dalla futura chiusura
della discarica di Caltavuturo. Alla fine è passata la proposta formulata dal
Nuovo Psi e tutte le forze politiche intervenute hanno deciso di redigere un
documento che possa essere approvato all'unanimità nella prossima seduta del
Consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria e urgente.
Arcangelo Santamaria