VALGUARNERA - In abbandono una delle aree preistoriche più preziose
Il sito archeologico resta nel dimenticatoio
Lavori fermi anche nell'antiquarium


VALGUARNERA – E' fermo ormai da diverso tempo, su un binario morto, il treno che doveva condurre Valguarnera verso lo sviluppo di una economia di tipo turistico. Dopo lo scaricabarili di qualche giorno addietro tra l'amministrazione comunale e la Sovrintendenza ai Beni culturali di Enna, per la situazione di stallo che da troppi mesi permane nel sito archeologico di contrada«Marcato», tutto è tornato a tacere. Il villaggio preistorico, i cui insediamenti risalgono al III e IV millennio avanti Cristo, portato alla luce nell'ottobre del 1998, e dagli esperti, presentato come uno dei più importanti ritrovamenti degli ultimi anni, permane ancora in uno stato di abbandono. E' ormai sempre più difficile, infatti, identificare i resti preistorici, riaffiorati dopo una campagna di scavi costata circa 80 milioni, a causa della folta vegetazione selvatica cresciuta, con l'arrivo della primavera, nell'area degli scavi. Pare caduta nell'oblio anche l'opera di creazione dell'antiquarium comunale. Tutto è fermo, infatti, anche in piazza Colonnello Tuttobene, dove sorge l'ex carcere mandamentale, di origine borbonica, che dovrebbe ospitare quel museo che i valguarneresi attendono da molti anni. I lavori che hanno trasformato l'ex Casa circondariale in antiquarium, iniziati nel dicembre del 1997,sono sino ad ora costati quasi 500 milioni. Diversi mesi addietro ci era stato annunciato che, per il completamento del piccolo museo, occorrevano altri soldi, necessari per l'acquisto dell'arredo e per l'installazione dell'impianto di sicurezza. Sino ad ora non si è vista una lira ed i lavori sono fermi da diverso tempo. A questo punto sembrano allontanarsi le speranze di chi pensava di potere trasformare Valguarnera, sfruttando la vicinanza con Morgantina e Piazza Armerina, in un centro d'attrazione turistica, con i conseguenti benefici per l'economia locale, grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro ed allo sviluppo del settore commerciale.

Arcangelo Santamaria