Situazione politica sempre più incandescente
Si è dimesso anche Profeta
vicepresidente del Consiglio

Adesso sono entrambi vacanti gli scranni più alti del Consiglio comunale valguarnerese. Dopo le dimissioni del presidente, Gianni Barbano, ritornato tra i banchi dei consiglieri Ds, si è dimesso anche il vice presidente del civico consesso, Giuseppe Profeta, che nell'ultimo periodo, a seguito delle posizioni prese, è divenuto l'assoluto protagonista della scena politica locale.
Il vice presidente dimissionario fornirà ulteriori precisazioni nella prossima seduta del Consiglio comunale, che adesso dovrà essere convocata dal consigliere più votato, cioè Paolo Sicilia.
Profeta, giorni addietro, si era anche dissociato dall'attuale maggioranza di governo cittadino Ds-Ppi, lanciando pesanti accuse verso gli esponenti diessini della Giunta Gallo, indicati come i colpevoli del fallimento amministrativo della Giunta di centrosinistra.
Le dichiarazioni di Profeta, che in ogni caso rimane all'interno del gruppo consiliare del Ppi, avevano creato uno «sciame sismico» che ha messo in fermento il mondo politico locale. La segreteria dei Ds aveva respinto al mittente le accuse ricevute, accusando Profeta di scarso impegno, preannunciando anche la tutela della dignità dei Ds. L'azione del consigliere del Ppi, a quanto pare, non ha intaccato i rapporti all'interno della coalizione dell'Ulivo, che, dopo le dimissioni del presidente Barbano, aveva lanciato un appello al dialogo alle forze politiche che non si identificano con il centrodestra, allo scopo di ampliare la base politica che sostiene il sindaco Gallo.
Per questa ragione, proprio in questi giorni, si stanno tenendo vari incontri politici. Martedì sera l'Ulivo ha incontrato i vertici di De, che hanno ascoltato le proposte dell'attuale maggioranza, riservandosi di rispondere in un prossimo incontro. A quanto pare, il tentativo del centrosinistra è quello di cercare un'alleanza per le prossime elezioni amministrative, ma l'impresa sembra piuttosto ardua, visto che i possibili futuri alleati, in cambio, chiedono le dimissioni del sindaco Gallo.
E intanto, nell'attesa che venga trovato un accordo, l'attività del Consiglio comunale è paralizzata, proprio adesso che la gente si attendeva la convocazione della seduta con all'ordine del giorno la trattazione dello scottante problema dell'impianto per la produzione di combustibile, derivato da rifiuti, che dovrebbe sorgere nell'area industriale di Dittaino.
Arcangelo Santamaria