«Sono stato rapinato lungo la strada provinciale n. 4,
vicino Floristella, dove ero alla guida del mio camion».
Questa la dichiarazione resa, lo scorso pomeriggio, ai carabinieri di
Valguarnera, da F.G. trentaquattrenne autotrasportatore di Caltanissetta che,
alla fine, da vittima è diventato reo ed è stato denunciato alla Procura della
Repubblica di Enna con l'accusa di simulazione di reato.
L'autotrasportatore nisseno, in evidente stato di confusione, si era presentato
presso la caserma dei carabinieri di Valguarnera, affermando che circa due ore
prima, lungo la strada che conduce a Piazza Armerina, era stato fermato da una
Fiat Croma blu, targata Catania.
Dall'auto, secondo quanto era stato sostenuto da quello che è l'autista di una
azienda di Caltanissetta, erano scese due persone a volto coperto, di cui una
armata di pistola.
«Poi non ricordo più nulla - ha aggiunto ai carabinieri di Valguarnera - ma
quando mi sono ripreso, mi mancavano il telefono cellulare ed il portafoglio.
Dentro avevo 5.600.000 lire di cui 2.600.000 in contanti e il resto in assegni.
Sono stato colpito dal calcio della pistola, quindi sono svenuto e non ricordo
più nulla. Al mio risveglio non ho più trovato i miei averi».
Questa la versione che è stata fornita al carabiniere al momento in servizio.
Il militare, però, insospettito dall'inusuale luogo della rapina, dal troppo
tempo trascorso dall'accaduto e dal fatto che F.G. non presentava alcun segno
del colpo infertogli dal calcio della pistola, ha iniziato ad incalzarlo con
altre domande.
Alla fine, dopo essere caduto in numerose contraddizioni, l'autotrasportatore ha
ceduto ed ha confessato di avere perso i soldi in contanti, proprio 2.600.000
lire, giocando al videopoker.
F.G. ha anche confessato di avere gettato il portafogli, a Valguarnera, in un
cassonetto per l'immondizia. Il portafogli è stato poi recuperato dai
carabinieri: conteneva proprio gli assegni di cui l'uomo aveva parlato al
momento della denunzia e i documenti dell'autotrasportatore.
Alla fine, in caserma si è presentato il datore di lavoro di F.G. che ha
recuperato il camion e ha constatato che tra i suoi dipendenti c'era purtroppo
l'ennesima «vittima» del videopoker.
Arcangelo Santamaria