Dal '93 al 2000
Scoppia il caso delle bollette Ici
Cresce il sospetto di errori
Appena un anno fa scoppiava la protesta
a causa delle esose bollette dell'acqua recapitate a centinaia
di utenti. A dodici mesi di distanza da quel burrascoso periodo
il paese è nuovamente in subbuglio. Questa volta a generare
il malcontento, creando un vero e proprio marasma, è stato
l'arrivo delle cartelle Ici, le cui cifre, in alcuni casi, ammontano
a svariati milioni.
Le cartelle esattoriali, riguardanti l'imposta comunale sugli
immobili, si riferiscono all'arco di tempo compreso tra il 1993
e il 2000. Da diverso tempo, l'amministrazione comunale ha creato
un apposito ufficio Ici, che per mesi ha portato avanti un certosino
lavoro di verifica e riordino dei dati riguardanti l'intero bacino
d'utenza. Poco tempo addietro, anche il civico consesso, cercando
di apportare il proprio contributo al programma amministrativo
che prevede il riordino dei servizi comunali, ha varato un nuovo
regolamento Ici. Purtroppo, nonostante gli sforzi sino ad ora
compiuti, l'arrivo delle cartelle esattoriali ha sollevato un
polverone di polemiche, fomentato anche dall'ipotesi che i calcoli
elaborati, per stabilire la tassa da pagare, possano essere errati.
A tale proposito abbiamo sentito il geometra Gaetano Parisi che
oltre ad essere un tecnico del settore, ricopre la carica di consigliere
comunale: «Nelle cartelle esattoriali Ici, inviate dal Comune
di Valguarnera, alcuni elementi contengono dati errati, perché
l'ufficio di competenza non si è aggiornato sui riscontri
catastali. Oltre a cifre notevoli, poi, molti cittadini dovranno
pagare anche delle multe, per la mancata presentazione della relativa
dichiarazione Ici, pur essendo proprietari di abitazioni il cui
valore dominicale è tale da consentirgli l'esenzione dal
pagamento del tributo».
Quindi, ad aggiunta delle già esose cartelle esattoriali,
molti proprietari che non hanno presentato la dichiarazione Ici,
dovranno pagare una sanzione che ammonta a 50.000 lire per ogni
anno di mancata presentazione. Le cartelle con importi milionari,
a quanto pare, nella maggior parte dei casi, sono intestate a
proprietari di terreni ricadenti nella zona C1 (Aree edificabili),
del Prg.
Parisi afferma:«I proprietari di questi terreni si vedono
costretti a pagare l'Ici perché le loro aree sono edificabili,
ma nel contempo non possono costruire poiché i terreni
non sono stati lottizzati».
Per chiarire tali paradossi ed eventuali altre incongruenze, i
consiglieri comunali appartenenti al Polo delle libertà,
hanno richiesto la convocazione in seduta straordinaria del civico
consesso.
Arcangelo Santamaria