Attacco agli USA: Valguarnera si ferma per tre minuti.

 

Oggi l'Europa, alle ore 12, si e' fermata è ha osservato tre minuti di silenzio per ricordare le vittime degli attentati in America. Anche Valguarnera, in sintonia con tutta Europa, ha voluto partecipare al dolore degli statunitensi e di tutto il mondo.

Per tre minuti, Valguarnera si è fermata. Così come tutta l'Europa. Centottanta secondi di pausa, di raccoglimento, di silenzio. Per commemorare l'orrore delle stragi di martedì, le migliaia di vittime, il panico e la distruzione. Per non dimenticare.

Gli impiegati del municipio e tutte le attivita' alle 12 in punto si sono fermati, hanno lasciato perdere tutto quello che facevano.

In tutta Italia, Reti televisive, stazioni radiofoniche, siti Internet, uffici, laboratori, fabbriche: tutti hanno osservato il silenzio, per gridare al mondo un "no" unanime contro il terrorismo e la violenza gratuita, per lanciare un messaggio di solidarietà ad una nazione che da tre giorni vive costantemente l'incubo della morte. Stop anche a Piazza Affari, e pausa negli esercizi commerciali che aderiscono alle principali associazioni di categoria.

Intanto la tensione in America è sempre alle stelle e controlli a tappeto sono stai disposti in tutto il territorio. Nella notte la polizia ha arrestato una decina di sospetti negli aeroporti di New York, al Kennedy e al La Guardia: il possesso di documenti da pilota falsi e altri indizi fanno sospettare che stesse per scattare un'altra ondata di attacchi suicidi.

Gli inquirenti americani sospettano, in base a informazioni dei servizi d'intelligence, che siano ancora in circolazione complici dei dirottatori kamikaze di martedì scorso: corrieri di morte che non sono stati né individuati né arrestati. Un funzionario di polizia dice: "Non abbiamo ancora visto la fine". Adesso che la sicurezza degli aeroporti è stata rafforzata, i terroristi potrebbero cercare di colpire altrove in modo diverso.

Ad oggi non ci sono pervenute notizie di Valguarneresi o oriundi coinvolti negli attentati, ma di certo e' che a New York vivono molti carrapipani e figli di carrapipani.

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