Sarà venduto all'asta lo storico Palazzo Prato.
La Provincia ha fissato l'importo base in un miliardo e 200 milioni

Palazzo Prato tornerà proprietà privata. Lo storico edificio che sorge in via Garibaldi sarà venduto all'asta per un importo base di circa un miliardo e 200 milioni. E' questa la decisione della provincia regionale di Enna, proprietaria dell'immobile, che oltre a palazzo «Prato», ha deciso di vendere all'asta anche altre proprietà site in diversi paesi della provincia. Sfuma così la possibilità che palazzo Prato resti patrimonio pubblico.
Il Comune di Valguarnera, infatti, al contrario di quanto annunciato tempo addietro, non è più interessato alla proprietà dell'edificio. Per la vendita dell'immobile, la Provincia aveva dato priorità al comune di Valguarnera, che in un primo tempo aveva pensato di acquistarlo, per una cifra vicina ai 900 milioni (tramite un mutuo bancario).
Palazzo Prato è uno dei palazzi più antichi di Valguarnera, nato come residenza della famiglia Prato, grossi proprietari terrieri, e poi successivamente venduto alla provincia di Enna, che lo ha gestito per un lungo periodo. Per circa un ventennio i due piani superiori dell'edificio, hanno ospitato l'Istituto Professionale di Stato «Giacomo Magno», mentre nell'immenso piano terra si trovano le sedi della Pro Loco e della Polisportiva Valguarnera. Qualche anno addietro, la provincia di Enna spese svariate decine di milioni per ristrutturare il tetto e la facciata del palazzo che domina uno dei punti nevralgici del paese.
Dal settembre del 1999, quando l'istituto scolastico«Giacomo Magno», fu trasferito nella nuova sede di contrada «Marcato», i due piani superiori del palazzo sono rimasti tristemente vuoti. Solo negli ultimi mesi, grazie alle manifestazioni culturali, allestite dal centro studi «Don Milani», i saloni dell'edificio sono stati utilizzati come spazi espositivi e i valguarneresi hanno avuto la possibilità di ammirare gli splendidi, ma trascurati, affreschi che adornano le mura e i soffitti del palazzo.
Proprio nell'ultimo periodo, quindi, con estremo ritardo, ci si è resi conto che questo edificio poteva essere sfruttato in vari modi. Adesso c'è attesa per conoscere il nome del nuovo proprietario, ma per questo occorrerà attendere sino al 16 gennaio, giorno in cui si terrà l'asta pubblica.
Arcangelo Santamaria