E’ il 46enne Primo Cirrincione,
funzionario di patronato, il nuovo presidente del Consiglio comunale
valguarnerese. La fumata bianca si è avuta nella seduta del civico consesso,
svoltasi lo scorso giovedì sera. Con l’elezione di Cirrincione, che ha ottenuto
sette degli otto voti a disposizione della maggioranza di centrosinistra, viene
confermata la compattezza della coalizione dell’Ulivo, che da quasi cinque anni
governa Valguarnera. Primo Cirrincione, che appartiene al partito dei
Democratici di sinistra, prende il posto del presidente dimissionario, Gianni
Barbano, anche lui consigliere diessino. La riunione del civico consesso
prevedeva anche l’elezione del vice presidente, resasi necessaria dopo le discusse
dimissioni, di Giuseppe Profeta. Neo vice presidente è stato eletto il
consigliere del Ppi, Alfonso Trovato che ha ottenuto 7 voti, mentre una
preferenza è andata all’ex presidente Barbano.<Al di là dei ruoli politici,
sarò il presidente di tutti i valguarneresi>, ci dice il neo eletto
Cirrincione. Con l’elezione del nuovo Presidente, dovrebbe finalmente tornare
il sereno nel mondo politico valguarnerese, che nell’ultimo periodo è stato
particolarmente in fermento. A contribuire allo stato di calma, dovrebbero
essere anche le nuove dichiarazioni del consigliere del Ppi ed ex vice
presidente del civico consesso, Giuseppe Profeta. Dopo la dissociazione
dall’attuale maggioranza di governo e le accuse rivolte agli assessori dei Ds,
Profeta è ritornato sull’argomento, confermando la propria adesione al Ppi e
precisando che con le precedenti affermazioni non intendeva offendere nessuno,
avendo espresso meri giudizi politici. Da sottolineare che l’elezione del
presidente e del suo vice è stata caratterizzata dalla polemica assenza dei
consiglieri di opposizione, i cui banchi erano occupati solo dalla
rappresentanza di Democrazia europea.<Siamo amareggiati per l’assenza dei
colleghi di opposizione>, ci dice il consigliere di De, Elio Giarrizzo, che
poi aggiunge.<Con la presenza in aula abbiamo voluto sottolineare la nostra
posizione di equidistanza dai due poli>. Alla fine, quindi, tanto rumore per
nulla. Tutto è rimasto come prima è la paventata azione di allargamento della
maggioranza è fallita.